Il circolo delle quinte: spiegazione semplice con esercizi interattivi

Se sei interessato al circolo delle quinte, in questo articolo troverai tutto quello che ti serve: spiegazioni, esempi ed esercizi interattivi con risposte “vero” e “falso” che ti faranno capire se hai compreso bene l’argomento.

Non hai più scuse, investi i prossimi 15 minuti nella lettura di questo articolo e ti garantisco che l’argomento ti sarà chiaro al 100%.

Attenzione: non sto dicendo che sia facile. L’argomento è impegnativo. Soprattutto all’inizio ti richiederà molta fatica mentale, ma se ti dai il tempo di fare pratica, diventerai sempre più veloce, fino muoverti velocemente all’interno di questo circolo senza il minimo problema.

In questo articolo vedremo:

Il sistema di temperamento equabile

Prima di parlarti del circolo delle quinte, permettimi di fare un passo indietro per mostrarti il contesto in cui nasce il tutto. Voglio mostrarti non solo la superficie, ma quello che c’è sotto. Dopotutto se sei su questo sito, sei una persona curiosa, a cui piace approfondire.

Prima del XVII secolo, il concetto di tonalità è sempre stato un tema rognoso. I musicisti utilizzavano un sistema di accordatura naturale: in base ai suoni che ti servivano, accordavi il tuo strumento musicale. Una volta accordato, potevi suonare solo in quella tonalità e in nessun’altra. Tonalità diverse sarebbero risultate stonate.

Questo rendeva la musica meno creativa. Non potevi passare da una tonalità all’altra senza stonare.

Lo strumento veniva accordato per suonare quella specifica tonalità.

Da questo disagio, nasce il sistema ben temperato. Nel XVIII secolo (inizio 1700) grazie a un teorico musicale, Andreas Werckmeister, e grazie al celebre compositore J.S. Bach, il sistema temperato riscosse un enorme successo.

In questo sistema gli intervalli vengono “temperati”, ovvero mitigati, affinché il sistema risulti più pratico. Da questo momento lo strumento può essere accordato una sola volta e suonare in tutte le tonalità.

A questo punto della storia uno strumento musicale può suonare comodamente in tutte le tonalità: può suonare un brano in DO maggiore e poi un brano in MI maggiore senza cambiare l’accordatura. Tuttavia, questo sistema ha un limite: le tonalità sono differenti tra loro, quindi non si può modulare durante uno stesso brano.

Ed ecco che nel XIX secolo viene introdotto il sistema a temperamento equabile, il quale prende tutti gli intervalli di semitono e li rende equivalenti. Ogni semitono ha la stessa la stessa ampiezza di qualsiasi altro semitono.

A questo punto, siamo liberi di surfare all’interno delle nostre 24 tonalità, ma non è semplice. È complesso gestire 24 tonalità. Abbiamo bisogno di un sistema che ci consenta di comprendere e memorizzarle in maniera efficiente.

Così nasce il circolo delle quinte.

Il circolo delle quinte: a cosa ci serve?

Il circolo delle quinte ci serve per muoverci comodamente nel marasma infinito delle tonalità. Attraverso poche informazioni, ci consente di risalire alle alterazioni presenti in tutte le tonalità.

Grazie a queste poche specifiche informazioni, possiamo risalire in totale autonomia a quali alterazioni ci sono nella scala di MI maggiore, e poi alle alterazioni presenti in SI maggiore.

Inoltre possiamo scoprire qual è la relativa minore di SI maggiore, e poi possiamo scoprire quali sono le tonalità vicine sulle quali possiamo modulare comodamente.

Insomma, il circolo delle quinte ci serve a surfare sulle molteplici tonalità in modo relativamente comodo.

Prima osservazione: non sarà facile inizialmente applicare il ragionamento alla base del circolo delle quinte, tuttavia, se farai pratica, diventerà sempre più facile ragionare in quei termini e diventerai rapido nella comprensione di ogni tonalità.

Seconda osservazione: il circolo delle quinte ti sarà d’aiuto soprattutto all’inizio. Dopo svariati mesi avrai imparato a memoria tutto quello che riguarda le tonalità. Se ad esempio mi chiedi quali alterazioni ha la tonalità di FA minore ti rispondo al volo senza ragionare con il circolo delle quinte.

Questo perché ho ripetuto il circolo delle quinte così tante volte tanto da impararlo a memoria e saltare direttamente alla conclusione, senza fare ragionamenti.

La memorizzazione verrà in automatico con la pratica, che faremo insieme in questo articolo, quindi rimani fino alla fine.

Che cos’è circolo delle quinte? (stampa PDF)

Ti presento il protagonista di questo articolo, il circolo delle quinte:

Puoi stampare questa grafica che ho preparato per te, così da poterla avere con te nel momento del bisogno. Scarica qui.

Questa è la realizzazione grafica del circolo delle quinte. In soldoni, è una grafica informativa che ti mette davanti tutte le tonalità, le sue relative minori e la alterazioni che contengono.

Se non conosci il processo che c’è dietro la costruzione di questo circolo, ti potrà sembrare impossibile da imparare a memoria, ma ti posso garantire che esiste un sistema che ti permette di ricavarti da solo ogni tonalità di cui hai bisogno, senza la necessità di rifarti all’immagine.

Puoi diventare autonomo più velocemente di quanto credi.

Come funziona il circolo delle quinte: con i diesis

Iniziamo a diventare dei veri intenditori e a capire come possiamo muoverci tra le varie tonalità. Il primo step che faremo sarà quello di comprendere le scale con alterazioni # (diesis). Quindi capiremo la scala con un diesis, poi la scala con due diesis, poi con tre e così via…

Rimani concentrato, alla fine di questo paragrafetto ti farò una domanda per verificare se hai compreso.

Si parte dalla scala di DO maggiore, la quale non ha alterazioni in chiave, bensì tutti suoni naturali (do, re, mi, fa, sol, la, si).

Step 1: sali di 5 suoni per scoprire la scala successiva.

Per scoprire la scala con un solo diesis ci basterà salire di 5 suoni, partendo dal DO.

  1. Do
  2. Re
  3. Mi
  4. Fa
  5. Sol

Ecco, salendo di 5 suoni (motivo per cui si chiamo circolo delle quinte), troviamo la tonalità che ha un solo diesis in chiave, la tonalità di sol maggiore.

Step 2: innalza il settimo grado.

Ora dobbiamo capire quali alterazioni si trovano nella scala di SOL maggiore. Per fare questo ci basta innalzare il settimo grado, alterandolo con un diesis.

  1. Sol
  2. La
  3. Si
  4. Do
  5. Re
  6. Mi
  7. Fa# (questo lo trasformiamo in diesis)
  8. Sol

Innalzando il settimo grado, abbiamo le note corrette della nostra scala. Ora possiamo andare avanti applicando nuovamente lo step 1 e 2 ma partendo dal sol. Facciamo una prova.

Di nuovo step 1: saliamo di 5 suoni.

Partendo dal SOL dobbiamo salire di 5 suoni:

  1. Sol
  2. La
  3. Si
  4. Do
  5. Re

la nostra prossima scala è la scala di RE maggiore. Come facciamo a sapere le note di questa scala? Ci basta innalzare il settimo grado.

Di nuovo step 2: innalziamo il settimo grado.

  1. Re
  2. Mi
  3. Fa# (questo rimane)
  4. Sol
  5. La
  6. Si
  7. Do#
  8. Re

Il settimo grado è il DO, quindi sarà quello ad essere innalzato e diventare DO#.

Attenzione: come vedi il FA# è rimasto diesis. Nel circolo delle quinte, i diesis si aggiungono ai precedenti, non li sostiuiscono. Quindi la prossima scala avrà il FA#, il DO# e poi un terzo diesis, chiaro? Ora prova tu.

Di nuovo step 1: saliamo di 5 suoni.

Partendo dal RE dobbiamo salire di 5 suoni, quale nota troviamo?

Quiz Musicale 1








Bene, quindi la nostra prossima scala sarà quella che tu hai selezionato. Ora applichiamo lo step 2.

Di nuovo step 2: innalziamo il settimo grado.

Oltre al FA# e al DO#, quale altro diesis avrà la scala musicale che hai selezionato?

Quiz Musicale 5 - Risposta corretta 'sol#'






Spero tu abbia risposto correttamente. Ti consiglio di rimanere fino alla fine perché troverai altri esercizi.

Grazie a questi due step, possiamo trovare rapidamente molte tonalità maggiori: Do, Sol, Re, La, Mi, Si e Fa#.

Potremmo continuare ad andare avanti dopo il Fa#, ma le alterazioni sarebbero troppe e diventa sconveniente. Arrivati a questo punto, potrebbe essere molto più comodo iniziare a ragionare con l’altra metà del circolo delle quinte: le tonalità con i bemolle.

Come funziona il circolo delle quinte: con i bemolle

Se hai compreso a pieno le tonalità con i diesis, e come le otteniamo, comprenderai abbastanza in fretta anche l’altra metà del circolo delle quinte. Il nostro obiettivo è quello di ottenere le scale musicali che ancora ci mancano. Per fare questo è conveniente ragionare con i bemolle.

Anche questa volta partiamo dalla scala di DO maggiore, la quale ha zero alterazioni.

Step 1: scendere di 5 note

Hai letto bene, questa volta non dovrai salire di 5 note, bensì scendere. Come abbiamo già fatto nel paragrafo precedente, ti farò prima io un paio di esempi, poi ti lascerò dei quiz per metterti alla prova.

  1. Do
  2. Si
  3. La
  4. Sol
  5. Fa

Arrivati al Fa, siamo scesi di 5 note. Dunque abbiamo scoperto la scala che contiene un solo bemolle. Ora non ci resta che capire quale sia questo bemolle.

Step 2: abbassare (b) la quarta nota.

Ora non ci resta che prendere la quarta nota e abbassarla di un semitono, cioè trasformarla in bemolle.

  1. Fa
  2. Sol
  3. La
  4. Si bemolle
  5. Do
  6. Re
  7. Mi
  8. Fa

Ecco la scala di Fa maggiore. Ora, per scoprire le scale successive, quelle con due bemolle, tre e così via, non ci resta che fare di nuovo lo step 1 e poi lo step 2.

Mi raccomando: anche in questo caso il secondo bemolle che troveremo non sostituirà il primo, ma si aggiungerà al primo. Facciamo una prova.

Di nuovo step 1: scendere di 5 note.

Scendiamo nuovamente di 5 note, partendo questa volta dalla nota che ci siamo ricavati prima, il Fa.

  1. Fa
  2. Mi
  3. Re
  4. Do
  5. Si bemolle (perché non ci dobbiamo dimenticare che da ora è sempre bemolle);

La prossima scala, quella che contiene due bemolle, è la scala di Si bemolle maggiore.

Di nuovo step 2: abbassare la quarta nota.

  1. Si bemolle
  2. Do
  3. Re
  4. Mi bemolle
  5. Fa
  6. Sol
  7. La
  8. Si bemolle

In questo caso la quarta nota è il Mi, e la abbassiamo facendola diventare bemolle. Ora tocca a te.

Di nuovo step 1: scendere di altre 5 note.

Partendo dal Si bemolle, quale nota trovi scendendo di 5 note?

Suggerimento: non dimenticarti dei bemolle trovati in precedenza.

Quiz Musicale 6 - Risposta corretta 'mi bemolle'





Di nuovo step 2: abbassa la quarta nota.

La scala che hai trovato, ha la quarta nota abbassata. Qual è la nota che facciamo diventare bemolle?

Quiz Musicale







Ottimo, mi rendo conto che all’inizio potrebbe sembrarti molto complesso questo argomento. la verità è che se fai molta pratica, nel giro di una settimana avrai già molta dimestichezza con al “ruota delle tonalità”.

Procedendo in questo modo, tutto ha più senso. Tutto è collegato. Di conseguenza, nel giro di poco tempo finirai per imparare a memoria tutte (o quasi) le tonalità.

Ti chiedi come puoi fare pratica? Tra 2 sezioni avrai a tua disposizione ben 20 esercizi da svolgere. Alla fine di questi 20 esercizi già ti sentirai più a tuo agio con l’argomento.

L’importante è che non salti il prossimo paragrafo, altrimenti non riuscirai a svolgere gli esercizi.

Le tonalità nel Circolo delle Quinte: maggiori e minori a confronto

Fino a questo punto abbiamo parlato solo delle scale maggiori. Ovviamente esiste una costruzione relativamente semplice anche per trovare tutte le tonalità minori e scoprirne l’armatura di chiave (cioè quali alterazioni hanno).

Se hai appreso i due paragrafi precedenti, cioè il movimento da eseguire per trovare le tonalità con i diesis e le tonalità con i bemolle, questo paragrafo sarà per te uno scherzo.

Partiamo da un presupposto: ogni scala maggiore ha una specifica relazione con una scala minore.

Esiste una caratteristica che accomuna la scala di DO maggiore, con una scala minore; la scala di SOL maggiore, con una minore; e così via per tutte le scale.

Questa relazione è data dalle alterazioni in comune presenti nella scala.

  • La scala di DO maggiore non ha alterazioni? Esiste una scala minore senza alterazioni;
  • La scala di SOL maggiore ha il FA#? Esiste una scala minore con il FA#;
  • La scala di RE maggiore ha il FA# e il DO#? Esiste una scala minore con il FA# e il DO#;

Insomma, dovrebbe esserti chiaro il punto. Scale minori con le medesime alterazioni della scala maggiore.

Queste vengono definite relative minori.

Una relativa minore è una scala minore che ha in comune le alterazioni con una scala maggiore. Facciamo un esempio:

  • La scala di LA minore ha zero alterazioni, esattamente come la scala di DO maggiore = La scala di LA minore è la relativa minore di DO maggiore;
  • la scala di MI minore ha il FA#, come la scala di SOL maggiore = La scala di MI minore è la relativa minore di SOL maggiore;

Chiaro il discorso? Ora la tua domanda potrebbe essere: “Grazie al circolo delle quinte so trovare tutte le scale maggiori, ma come faccio a scoprire quali sono le loro relative minori?”

Per trovare le relative minori, ti basterà osservare la sesta nota di una qualsiasi scala maggiore. Quella sesta nota, sarà la sua relativa minore.

Step 1: Scegli una qualsiasi scala maggiore.

Prendiamo a scopo didattico una qualsiasi scala musicale, ad esempio quella di MI maggiore. La quale, usando il circolo delle quinte, scopriamo avere 4 alterazioni.

  1. Mi
  2. Fa#
  3. Sol#
  4. La
  5. Si
  6. Do#
  7. Re#
  8. Mi

Step 2: prendiamo la sesta nota della scala

Se prendi la sesta nota della scala, ossia il Do#, hai trovato la relativa minore di Mi maggiore. Ossia la scala che ha le stesse 4 alterazioni (Fa#, Do#, Sol#, Re#). Ecco la scala di Do# minore:

  1. Do#
  2. Re#
  3. Mi
  4. Fa#
  5. Sol#
  6. La
  7. Si
  8. Do#

Come puoi vedere, ha le stesse identiche alterazioni della scala di Mi maggiore, ecco perché la definiamo la sua relativa minore (lo so, che l'ho ripetuto 100 volte, ma devo fare in modo che tu lo memorizzi).

Questo funziona per tutte le scale. Ora preparo un quiz per te e dovrai riuscirci da solo.

Mettiamo caso che io voglia scoprire la relativa minore della scala di RE maggiore.

Di nuovo step 1: prendi le note della scala.

Ora elenca le note della scala di Re maggiore.

Di nuovo step 2: individua la sesta nota.

Dopodiché osserva la sesta nota e avrai trovato la sua relativa minore. Ora rispondi alla domanda: qual è la relativa minore di Re maggiore?

Quiz Musicale 2








Abbiamo visto 3 regole specifiche per muoverci comodamente all’interno del circolo delle quinte, mi rendo conto della difficoltà che si ha agli inizi. Ora ti riepilogo le 3 regole, affinché tu possa svolgere al meglio gli esercizi che ti lascio di seguito.

Regola 1: per trovare le tonalità con i diesis dobbiamo partire dal DO, salire di 5 note per trovare la scala con un diesis in più, e innalzare (#) il settimo grado. I diesis in più che troveremo non sostituiranno i precedenti ma andranno a sommarsi;

Regola 2: per trovare le tonalità con i bemolle dobbiamo partire dal DO, scendere di 5 note per trovare la scala con un bemolle in più, e abbassare (b) il quarto grado. I bemolle in più che troveremo non sostituiranno i precedenti ma andranno a sommarsi;

Regola 3: per trovare la relativa minore, ci basterà individuare la sesta nota di una qualsiasi scala maggiore;

Sei pronto agli esercizi? Vediamo se hai compreso tutto!

20 Esercizi sul circolo delle quinte

Bene, a questo punto la maggior parte delle cose inerenti al circolo delle quinte dovrebbe esserti chiara. Sai bene che leggere senza fare pratica ti farà dimenticare tutto, e questo diventerà tempo buttato. Ecco perché ho pensato di prepararti 20 esercizi che puoi svolgere subito, per fare in modo che tu possa già applicare quanto hai letto.

Prima di iniziare: se farai fatica ad arrivare alla risposta corretta, è normale, all’inizio è così. Lo stesso vale se farai molti errori, non preoccuparti, potrai ritornare in futuro su questa pagina e rifare gli esercizi.

Non demoralizzarti se sbagli le risposte, ci arriverai presto.

Quiz 1.

L'immagine sopra illustrata è in tonalità di DO maggiore/LA minore:

Quiz 2.

L'immagine sopra illustrata è in tonalità di RE maggiore/SI minore:

Quiz 3.

L'immagine sopra illustrata è in tonalità di MIb maggiore/DO minore:

Quiz 4.

L'immagine sopra illustrata è in tonalità di SI maggiore/SOL# minore:

Quiz 5.

L'immagine sopra illustrata è in tonalità di FA maggiore/RE minore:

Quiz 6.

L'immagine sopra illustrata è in tonalità di LA maggiore/FA# minore:

Quiz 7.

L'immagine sopra illustrata è in tonalità di MI maggiore/DO# minore:

Quiz 8.

L'immagine sopra illustrata è in tonalità di FA# maggiore/RE# minore:

Quiz 9.

L'immagine sopra illustrata è in tonalità di MIb maggiore/ DO minore:

Quiz 10 (difficile).

L'immagine sopra illustrata è in tonalità di REb maggiore/SIb minore:

Quiz 11.

L'immagine sopra illustrata è in tonalità di SIb maggiore/SOL minore:

Quiz 12.

L'immagine sopra illustrata è in tonalità di RE maggiore/SI minore:

Quiz 13.

L'immagine sopra illustrata è in tonalità di FA maggiore/RE minore:

Quiz 14.

L'immagine sopra illustrata è in tonalità di MI maggiore/DO# minore:

Quiz 15.

L'immagine sopra illustrata è in tonalità di DO maggiore/LA minore:

Quiz 16.

L'immagine sopra illustrata è in tonalità di LA maggiore/FA# minore:

Quiz 17.

L'immagine sopra illustrata è in tonalità di LAb maggiore/FA minore:

Quiz 18.

L'immagine sopra illustrata è in tonalità di LAb maggiore/FA minore:

Quiz 19.

L'immagine sopra illustrata è in tonalità di SOL maggiore/MI minore:

Quiz 20.

L'immagine sopra illustrata è in tonalità di FA maggiore/RE minore:

Imparare a memoria il circolo delle quinte

Forse è inutile aggiungere che per questioni di praticità, ti consiglio caldamente di imparare a memoria questo circolo. Se solo oggi hai scoperto l’esistenza di questo, capisco che potrebbe sembrarti impossibile.

In realtà, come in tutto, ti basterà ripetere il circolo delle quinte un numero di volte sufficiente e per un lasso di tempo sufficiente ed entrerà sicuramente nella tua memoria.

Questo vale soprattutto per le tonalità più semplici. Ad esempio, andando a memoria, potresti già ricordare, senza fare alcuna procedura, la tonalità di SOL maggiore quali alterazioni ha. Prova a rispondere a memoria: quali diesis ha la scala di SOL maggiore?

Per le tonalità meno comuni, ad esempio LAb minore, DO# maggiore, e simili, è normale che tu abbia più difficoltà. Sono meno utilizzate, quindi le ripeti meno volte.

Ma anche per le tonalità più complesse vedrai che, ripetendole abbastanza, nel giro di una settimana, le dirai come se fosse la cosa più facile del mondo.

Relazioni tra tonalità: cosa sono le tonalità vicine nel Circolo delle Quinte

Le varie tonalità hanno una relazione tra loro. Distinguiamo le relazioni tra le diverse tonalità in due categorie: tonalità vicine e tonalità lontane.

Tonalità vicine.

Le tonalità vicine sono quelle che hanno una sola alterazione di differenza, rispetto alla tonalità di partenza. Mi spiego meglio con un esempio:

SOL maggiore ha un solo diesis (FA#); RE maggiore ha due diesis (FA# e DO#). Quindi c’è una sola alterazione di differenza, SOL maggiore ne ha una mentre RE maggiore ne ha due.

Questa unica alterazione di differenza, rende SOL maggiore e RE maggiore, tonalità vicine.

Facciamo un altro esempio. Abbiamo già ribadito che SOL maggiore abbia un solo diesis. LA maggiore ne ha tre (FA#, DO#, SOL#). Quindi ci sono due diesis di differenza. Questo rende le tonalità lontane.

Quando c’è più di un’alterazione di differenza, parliamo di tonalità lontane.

Ora ti scrivo una carrellata di esempi, evitando di ribadire il concetto nel dettaglio inutilmente.

  • SOL maggiore è DO maggiore sono tonalità vicine.
  • MI maggiore e SOL maggiore sono tonalità lontane.
  • FA maggiore e MI minore sono tonalità lontane.
  • DO maggiore e FA maggiore sono tonalità vicine.
  • LA maggiore e MI maggiore sono tonalità vicine.
  • SI maggiore e MI minore sono tonalità lontane.
  • LA minore e RE maggiore sono tonalità lontane.

Insomma, la regola è sempre la stessa: se c’è una sola alterazione di differenza sono tonalità vicine, altrimenti non lo sono. Ti va di testare l’apprendimento di questa informazione?

Esercizi sulle tonalità vicine e lontane

Quiz 1.

DO maggiore e SI maggiore sono tonalità vicine:

Quiz 2.

SI maggiore e MI maggiore sono tonalità vicine:

Quiz 3.

LA maggiore e DO maggiore sono tonalità lontane:

Quiz 4.

FA maggiore e SIb maggiore sono tonalità lontane:

Quiz 5.

MI minore e SI minore sono tonalità vicine:

Quiz 6.

SI minore e DO maggiore sono tonalità vicine:

Quiz 7.

DO maggiore e DO minore sono tonalità vicine:

Quiz 8 (difficile).

FA minore e MI maggiore sono tonalità lontane:

Quiz 9.

FA maggiore e RE maggiore sono tonalità vicine :

Quiz 10.

DO maggiore e MI minore sono tonalità vicine:

Conclusione

In questo progetto io (Simone Cangiano) e Christian Salerno stiamo dando il massimo per rendere accessibile a tutti la teoria musicale. Ecco perché la scrittura di questo articolo e la creazione degli esercizi ci ha richiesto quasi una settimana di duro lavoro.

Ti ricordo che se vuoi un intero libro sulla teoria musicale, scritto da noi, abbiamo dedicato il 100% delle nostre energie alla creazione di questo, lo trovi su amazon: scopri di più.

Qui ci troverai spiegati tutti gli argomenti principali di teoria musicale, esercizi con soluzioni e svariate ore di videolezioni riservate a chi ha acquistato il libro.

Sarebbe anche un buon modo per sostenere il progetto e permetterci di creare sempre più articoli. Io ti ringrazio per essere arrivato fino a questo punto, spero tu abbia imparato senza annoiarti. Alla prossima!

2 risposte a “Il circolo delle quinte: spiegazione semplice con esercizi interattivi”

  1. […] quello che devo fare è andare a vedere il famoso circolo delle quinte e capire quali sono le uniche due tonalità che possono avere questi due diesis “in […]

  2. […] Leggi il nostro articolo sul circolo delle quinte per trovare velocemente le scale e le loro alteraz…. […]

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